Sempre attenta allo sviluppo delle migliori tecniche di coltivazione del vigneto, la famiglia Castaldi ha aderito fin dai suoi esordi alla fine degli anni ottanta al regolamento 2078 (ora Piano di Sviluppo Rurale) al fine di condurre una lotta alle avversità della vite che abbia il minore impatto ambientale possibile. Vengono utilizzati mezzi biologici di controllo delle malattie della vite come la confusione sessuale dei parassiti, e tecniche di lavorazione del terreno che ostacolino in modo naturale lo sviluppo delle erbe infestanti.

L’uso dei diserbi chimici è stato abolito così da conservare e proteggere la biodiversità delle erbe spontanee e degli insetti utili per le viti.

La gestione dei vigneti è manuale e attenta così da ottenere sempre la massima eccellenza qualitativa della produzione, così da portare in cantina uve sane e belle. Durante la fermentazione l’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio aromatico di queste uve che permette la creazione di vini che raccontano il territorio da cui provengono. Le tecniche di vinificazione sono ottimizzate in chiave moderna, ma la tradizione rimane il riferimento principale: il tempo è il fattore che più di tutto scandisce i ritmi dalla vendemmia alla bottiglia.